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martedì 1 ottobre 2013

Alitalia-WizzAir, quando il comandante diventa un eroe (e l'applauso è gradito)

L'aereo WizzAir incidentato (courtesy of APA/EPA)
ROMA - Un'abitudine tutta italiana è quella di applaudire i piloti degli aerei quando si atterra. Molto sgradevole, perchè non si rispetta il lavoro di due professionisti e l'atterraggio viene visto come un miracolo. Ma ci sono momenti in cui i piloti apprezzano l'applauso, cioè subito dopo un atterraggio di emergenza. Negli ultimi mesi, sulle piste di Fiumicino, ci sono stati due casi di emergency landing, per fortuna senza conseguenze. Entrambi i piloti hanno assicurato che al simulatore si esercitano spesso con queste manovre di emergenza.

Il primo è accaduto a giugno al volo WizzAir da Bucarest a Ciampino: il comandante
, Gianluca Ribotti Martini, 50 anni di Spoleto, maggiore ed ex istruttore dell'Aeronautica militare, si accorge che il carrello sinistro nel suo A320 non si apre. Dopo alcuni tentativi richiede l'atterraggio di emergenza a Fiumicino perchè le piste sono più lunghe. "Il mio primo pensiero è stato quello di far stare tranquilli i passeggeri. Il secondo di riportarli tutti a casa sani e salvi", confessa poi al Corriere. Una manovra eseguita magistralmente, senza feriti gravi, premiata con un applauso sincero da parte del Primo Ufficiale, delle quattro hostess e dei 166 passeggeri. "Mi sono commosso anch'io".

Il secondo caso è accaduto l'altro giorno, volo Alitalia da Madrid a Fiumicino. Il Comandante, Bruno D'Agata, 57 anni, 15000 ore di volo sulle spalle tra Tornado e aerei di linea. In fase di atterraggio il carrello destro decide di voler rimanere al caldo. Nessuna paura ("non c'è tempo") e atterraggio praticamente perfetto sullo schiumogeno. Tutti i passeggeri gli tributano un lungo applauso, come apprendiamo sempre dal Corriere: "Mi hanno applaudito ancora, festeggiato. Mi hanno fatto i complimenti e qualcuno si è anche voluto far fotografare con me. Sono stati molto affettuosi". In precedenza, aveva informato i passeggeri del problema incorso per tranquillizzarli e prepararli psicologicamente a quella manovra potenzialmente pericolosa. Customer relationship management, si chiama tecnicamente, e ci è facile comprendere come il modus operandi sia stato il medesimo.

Ecco due casi, quindi, in cui l'applauso ai piloti è più che legittimo. Ancora di più perchè si tratta di due piloti italiani che, con la loro capacità, esperienza e sangue freddo hanno riportato a terra senza problemi gravi i due aeromobili. Chapeau.

2 commenti:

  1. Commento perchè rispondo sì alle domande nel sottotitolo del blog. Concordo con il fastidio che in generale suscitano gli applausi dopo l'atterraggio.

    È capitato tuttavia anche a me di applaudire. Almeno una volta. Anzi due. Ma la prima erano applausi di sollievo.

    Ecco perchè: http://homingpidgeon1.blogspot.kr/2010/12/applausi-volo-rg-880.html

    E mentre siamo in tema, spero che i lettori di questo blog, se condividono la comune passione, apprezzeranno anche questo: http://homingpidgeon1.blogspot.kr/2012/05/invidia-delle-ali.html

    Passerò a rileggere ogni tanto...
    Saluti,
    HP

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  2. Ciao, grazie per la visita e compimenti per il tuo blog. Gli applausi post emergency landing sono assolutamente comprensibili, non fosse altro che per legittimare l'operato del comandante. In caso di atterraggio normale, forse sono un pò fuori luogo!! XD A presto

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