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lunedì 30 settembre 2013

Centocelle, il primo aeroporto italiano: il ricordo di Claudio Baglioni

L'aeroporto di Centocelle (courtesy of Wikipedia)
ROMA - Quando si parla degli aeroporti romani il pensiero va direttamente a Fiumicino e Ciampino. E qualche volta a Pratica di Mare. Ma c'è un aeroporto, più piccolo, che non va assolutamente dimenticato: si tratta dell'aeroporto di Roma Centocelle intitolato a Francesco Baracca. Qual è la peculiarità di questo aeroporto? E' stato il primo aeroporto italiano ma soprattutto fu teatro, nel 1909, di una "dimostrazione di volo" da parte di uno dei fratelli Wright, Wilbur, che riuscì a far decollare il Flyer dando dimostrazione pubblica, davanti a una folla attenta e curiosa, di cosa fosse il volo e che - in fondo - "il sogno di volare solitario" poteva anche diventare realtà.

Nel prossimo autunno, il cantautore romano
Claudio Baglioni terminerà il suo "ConVoi Tour" proprio nel parco dell'aeroporto di Centocelle perchè, come spiega nel suo profilo Facebook, “ho scelto il parco (ex aeroporto) di Centocelle non solo perché ho vissuto adolescenza e gioventù in quel quartiere e, quindi i miei sogni e le speranze di ragazzo hanno preso forma proprio lì, ma soprattutto per il fatto che – anche se lo si ricorda molto poco – è proprio all'aeroporto di Centocelle (il primo aeroporto italiano) che, in un lontano giorno d'aprile del 1909, Wilbur, uno dei fratelli Wright (gli inventori dell'aviazione moderna) è venuto a dare dimostrazione di cosa fosse il volo, facendo alzare da terra il mitico Flyer, davanti a una piccola folla incredula e ammirata”.

E, in un'intervista a Tiscali, approfondisce l'argomento: “È un posto di Roma a me molto caro perché ci ho trascorso l’adolescenza e parte della giovinezza. È lì, in quella periferia che è cominciato tutto, in una piccola piazzetta dove nel 1965 ho cantato Signora Lia. Suonerò nell’ex aeroporto che oggi è un parco ma io ricordo ancora quando spiavo dalla rete di recinzione gli aerei pronti al decollo. Era il primo aeroporto italiano, quello nel quale uno dei fratelli Wright fece un volo pionieristico. Ecco, siccome il volo rappresenta forse più di ogni altra cosa il sogno di noi uomini, a me piace l’idea di andare lì dove i sogni possono ricominciare. Il sogno per me non è illusione ma solo visione e prefigurazione di ciò che può essere se lo vuoi davvero”.

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