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giovedì 15 dicembre 2011

Madrid, consigli e itinerari per una visita indimenticabile.

Puerta del Sol
MADRID - Anche Madrid, come Parigi e Roma, fa parte di quelle capitali in cui è davvero necessario fare tappa. 
 

Una volta atterrati all’aeroporto Barajas, recatevi subito all’ufficio informazioni,  dove potrete attivare la carta trasporti (Abono transportes turisticos 7 dias, zona A, euro 25) per una settimana, nella zona A, che è quella principale e che comprende anche l’aeroporto. Tale forfait vi garantirà di viaggiare su tutte le 13 linee della metropolitana (la “red”, della quale dovrete procurarvi la mappa), sul Metro Ligero (una specie di teleferica) e sui convogli della Renfe.
 

Inoltre, consiglio di attivare la Madrid Card, il prepagato (valido, a scelta, per 24, 48, 72 o 120 ore, al costo variabile da 32 a 85 euro) per visitare tutti i musei convenzionati, molti dei quali attraverso una corsia preferenziale che vi permetterà di evitare la fila.
Una volta in possesso dei due preziosi pass, di corsa sulla metro 8 (ci sono almeno tre fermate all’interno dell’aeroporto: “T4”, “Barajas” e “T1-T2-T3”, dipende da dove atterrate) fino all’altro capolinea, “Nuevos Ministerios” da dove, come nella maggior parte delle metropolitane europee, potrete raggiungere qualsiasi altro punto della città. 
 
Itinerario 1

Prendendo la metro (fermo restando che anche gli autobus sono validissimi) e scendendo alla stazione “Opera”, in pochi passi sarete nella splendida Plaza de Oriente, corredata da un bellissimo giardino, oltre il quale svetta il Palacio Real, assolutamente da visitare, anche per inaugurare la vostra tessera-musei. Oltre alle scuderie, consiglio anche di esplorare i Jardines di Sabatini e la Cattedrale e la Cripta dell’Almudena, una cattedrale consacrata da Giovanni Paolo II. Alle spalle di questo plesso, in direzione ovest, sorge il bel parco del Campo del Moro
 
Dopodiché, sempre a piedi e percorrendo Calle Santiago, dopo aver visitato la chiesa di San Nicola, approderete a Plaza Maior, una tra le più belle piazze di Madrid. Continuando, arriverete in Puerta del Sol, una grande piazza ellittica nella quale convergono le principali vie della città e sulla quale svetta il palazzo del governo spagnolo. Non è difficile, infatti, trovare gruppi di poliziotti (Cuerpo Nacional de Policia): spesso questa fermata della metropolitana (“Sol”), per i suddetti motivi, può rimanere chiusa. Prestate attenzione agli avvisi.

Itinerario 2
 
Prendendo la metro e scendendo alla stazione “Principe Pio”, una lunga ma piacevole passeggiata vi porterà, costeggiando il Manzanarre, all’Ermita San Antonio de la Florida, una bellissima chiesetta all’interno della quale riposa Francisco Goya. Ancora oltre, immergendovi nel verde, visitate il Parque del Oeste (vedrete tanti volatili curiosi) e, ancora oltre, il Tempio del Debod, una costruzione che ricorda l’Oriente. Da lì, pochi passi vi condurranno nella splendida Plaza de Espana: splendida, di per sé, e sede del palazzo del Senato. 
A piedi, percorrete la Gran Via fino a Plaza del Callao: lì scegliete una della tante vie, costellate di negozietti buoni per il souvenir, e scendete verso Puerta del Sol, ricordandovi però di calpestare la mattonella su cui compare la dicitura km 0 - origen de las carretteras radiales, il punto in cui venivano misurate le distanze stradali dalla capitale spagnola. Ѐ utile per tornare a Madrid, un po’ come il point zéro di Notre Dame e la Fontana di Trevi di Roma.

Itinerario 3
 
Dopo aver visto chiese, parchi e palazzi, è ora di fare sul serio. Stazione “Atocha” della metro, seguite le indicazioni per il Museo Nacional de Arte Reina Sofia. Si staglierà davanti a voi una costruzione enorme e bellissima, con ascensori esterni panoramici: all’interno, oltre a una collezione di arte contemporanea e alle maggiori opere spagnole, vi imbatterete nella splendida Guernica di Picasso, testimonianza di un bombardamento tedesco sull’omonima città basca. Il pittore spagnolo rimase così sconvolto da questo evento da volerlo rappresentare su quest’enorme tela. Si narra che, al momento della presentazione ufficiale, un soldato tedesco si rivolse a Picasso, chiedendogli “Avete fatto voi quest’orrore, maestro?”. Il cubista rispose “No, è opera vostra!”.
 
Tornati in strada, fate una breve tappa al giardino botanico, che vi servirà per riprendere fiato prima di approdare al Museo del Prado, autentica rassegna della produzione di Goya, Picasso, Mirò, Velazquez, e tanti altri artisti, molti dei quali italiani (Tiziano e Raffaello). Alle spalle del Prado sorge un enorme polmone verde, il Parque del Retiro, all’interno del quale è possibile ammirare, oltre a bancarelle, indovini e artisti di strada, il monumento ad Alfonso XII, il Palacio de Cristal e il Palacio Velazquez.
 
Uscendo in direzione nord incontrerete la splendida Puerta de Alcalà, dove potrete prendere un qualsiasi autobus per un comodo giretto supplementare. Tenete presente anche che, delle 13 linee, una è circolare (la “6”, Circular, funziona ad anello) e può essere utile per girare intorno, evitando cambi.

Itinerario 4
 
Scendendo dalla metro alla stazione “Anton Martìn” (occhio che su quella linea ci sono muy ladrones, molti ladri!), superata l’Academia de la historia, una splendida passeggiata per Calle Huertas (costellata da numerosi localini, pensateci per la cena!) vi condurrà ancora al giardino botanico e al Prado, ma voi risalirete verso la piazza con la fontana (Fuente del Neptuno), dove sorge il museo Thyssen Bornemisza, altra collezione mirabile di opere d’arte. Uscendo, percorrete il Paseo del Prado in direzione nord e arriverete in Plaza Cibeles, un’altra splendida piazza con fontana che è sede dei festeggiamenti del Real Madrid e della Nazionale spagnola di calcio. 
 
Lì vicino sorge la fermata metro “Banco de Espana” che prenderete per raggiungere la fermata “Ventas”, uscendo dalla quale vedrete stagliarsi dinanzi a voi la splendida Plaza de Toros, con l’annessa arena. Da lì, riprendete il treno per raggiungere la fermata “Colòn”: oltre alla splendida piazza con il tributo a Cristoforo Colombo, è interessante visitare anche il museo delle cere. Un’ulteriore fermata (“Alonso Martinez”) vi permetterà di vedere anche il museo del Romanticismo.
Itinerario 5
Imprescindibile è il giro sul pullman scoperto, che vi permetterà di scegliere tra due percorsi, la Madrid storica e la Madrid moderna: valutate bene, anche se gran parte delle fermate si sovrappongono. Utilizzando questo autobus, potrete recarvi al Santiago Bernabeu, uno dei templi del calcio, stadio-museo del Real Madrid e stadio in cui, nel 1982, la nazionale italiana sconfisse quella tedesca, vincendo il suo terzo mondiale. Oltre allo stadio, potrete visitare il museo con tutti i trofei della squadra, fare foto con le coppe, sedervi sulle panchine e sulla sala stampa e sbirciare los vestuarios, gli spogliatoi, che spesso però sono chiusi. Vi ricordo che il Real si allena a Valdebebas, e va al Santiago solo per disputare gli incontri.
 
Dall’altra parte della città, sorge l’arco della Vittoria e il museo del Traje, cioè del costume: una visita interessante, però di nicchia.
 
La sera, per ritemprarvi, suggerisco una lunga ma piacevole passeggiata da Plaza Maior, seguendo per Plaza de Angel e Plaza Santa Ana, fin poi a Calle Huertas e al Paseo del Prado: una camminata bellissima, dove potrete scegliere tra una miriade di locali, cucine di tutte le nazioni, croquetas de jamon – a proposito, avete visitato i vari musei del jamon (prosciutto)?? – albongidas ternera (polpette), espinaca zanaho rallada (spinaci), tempura verduras salmorejo, tapas, tortillas e paella di tutti i tipi e per tutti i gusti.
 
Fatto questo, potrete dire di aver visitato Madrid. La prossima volta, come pretesto per tornare, ci sarebbero da vedere il Castello de La Alameda, il museo della Città, il planetario, lo zoo, la basilica pontificia di San Miguel e Anden 0.