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lunedì 5 gennaio 2015

Aeroporto Reggio Calabria, 2014 in calo: -8%. Le considerazioni di SOGAS

La pista di Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA - So.Ga.S, la società che gestisce l'aeroporto di Reggio Calabria, ha comunicato i dati di traffico relativi al 2014. Sono 522.446 i passeggeri che nel 2014 hanno scelto l’Aeroporto dello Stretto. Questo il dato ufficiale che denota, rispetto all’anno precedente (2013) un calo complessivo dell’8% in termini di traffico passeggeri che, a breve, sarà reso pubblico anche da Assaeroporti. Per riuscire a meglio comprendere e contestualizzare il valore esatto della performance dello scalo, occorre riferirsi all’intero panorama degli aeroporti 
italiani che maggiormente si assomigliano al Tito Minniti in materia di traffico passeggeri.

A tal proposito, è giusto sapere che in termini statistici tra gli ultimi dati ufficiali riferiti ai 38 gestori aderenti ad Assaeroporti viene riportato, ad oggi, il totale progressivo dal mese di Gennaio a Novembre 2014. Giusto per inciso, fino a tale periodo Reggio Calabria registrava un -5,71%. Pertanto, con particolare riferimento a tali ultimi dati ufficiali, si può facilmente notare come l’aeroporto reggino sostanzialmente si colloca esattamente nella media rispetto a quanto accade nel resto del Paese, ovviamente considerati unicamente gli aeroporti della stessa categoria e dimensione per traffico passeggeri che si ricordano essere rispettivamente gli aeroporti di Pescara (0,77%); Ancona ( -6,77%); Trieste (-14,14%).

Pure sommando il dato negativo del mese di Dicembre l’aeroporto di Reggio Calabria, rimane sostanzialmente al centro della media nazionale. Da una prima analisi, con riferimento ai dati di traffico relativi all’anno 2014 - secondo la Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto - la diminuzione dei passeggeri può essere attribuita alle cancellazioni e alla riprogrammazione di alcune tratte, una su tutte il collegamento da e verso Torino Caselle operato da Alitalia.

Giusto per fare alcuni esempi: il volo AZ1196-97 TRN – REG – TRN operativo maggio 2014 con partenza 14.35 presentava un load factor (indice di riempimento dell’aeromobile) medio per andata e ritorno pari al 66.14%. Dopo il cambio di orario deciso dal vettore, lo stesso volo, sempre l’AZ1196-97 TRN – REG – TRN operativo ottobre 2014 con partenza 6.20 presenta invece un load factor medio per andata e ritorno diminuito al 46.50% il che equivale grosso modo ad una perdita di circa 300 passeggeri al mese a partire da ottobre.

Sempre per continuare a rendere l’idea: il volo da e per Linate (VE7103-04 LIN – REG – LIN) non operativo dal mese di ottobre, provoca una perdita di traffico di circa 7.000 passeggeri al mese quindi 21.000 in meno SOLO negli ultimi tre mesi. Ed ancora: come non ricordare la scelta di Volotea di non effettuare più i collegamenti con Venezia e Genova, precedentemente operati (con i voli V71248-49 VCE – REG – VCE e V71658-59 GOA – REG – GOA) con una media mensile di 2500 passeggeri, non operati dal 13 settembre fanno segnare una perdita di 7.500 passeggeri negli ultimi tre mesi.

A tali pesantissime scelte commerciali, contro le quali la società di gestione nulla ha potuto stante la sua arcinota difficoltà finanziaria e la mancanza di peso politico, effettuate da parte dei principali vettori operanti presso lo scalo, sono da considerare ulteriori 83 cancellazioni (operative commerciali, scioperi, dirottamenti) da aggiungere alle già numerose dell’anno precedente che, con un riempimento medio di 80 passeggeri, hanno di fatto comportato l’ulteriore venir meno di circa 6.600 passeggeri in meno rispetto al 2013. 

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