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giovedì 18 giugno 2015

Ryanair, donna muore in volo: si riapre la discussione sui defibrillatori a bordo

Un 737 Ryanair in taxi
DUBLINO - Davvero strano che la regolamentazione in materia di sicurezza non obblighi l'adozione di una misura di elementare attuazione che potrebbe salvare molte vite. A bordo degli aerei, infatti, non è previsto l'obbligo di avere - tra l'equipaggiamento medico - i defibrillatori. L'ultimo episodio è accaduto il primo novembre scorso su un volo Ryanair diretto a Lanzarote : Davina Tavener, direttore di banca di 47 anni, è entrata nella toilette dove si è sentita male. Una volta a terra, i medici hanno constatato che
non c'era più nulla da fare. A riaprire il caso ci ha pensato il medico chirurgo Clare Garnesey che al processo ha puntato il dito contro l'assenza sugli aerei di attrezzature mediche adeguate, riportando l'attenzione sulle regole sul trasporto dell'attrezzatura medica. Lei era sullo stesso volo e tentò di rianimare Davina Tavener (morta di morte naturale), chiedendo al crew un defibrillatore che non era presente. Un portavoce di Ryanair dichiarò che "Ryanair soddisfa tutti i requisiti normativi in termini di assistenza medica sui propri voli e non è legalmente tenuta a trasportare defibrillatori a bordo". Ryanair e easyJet non sono attualmente equipaggiate, al contrario di British Airways KLM Royal Dutch Airlines e Air France, mentre Virgin Atlantic li ha introdotti fin dal 1990.
Davina Tavener, (courtesy of Daily Mail)

Dal momento che a bordo di un aereo - non importa se di lungo o di corto raggio - in caso di malore i tempi per l'atterraggio sono comunque lunghi, sarebbe opportuno possedere a bordo un'attrezzatura adeguata e soprattutto personale addestrato al corretto uso.

Sul sito della CAA, Civil Aviation Authority, si legge che "tutte le compagnie aeree sono obbligate a formare il loro equipaggio di cabina in pronto soccorso e a trasportare il kit di pronto soccorso sui loro aeromobili. Tuttavia, non c'è alcun obbligo giuridico di tenere a bordo i defibrillatori e alcune persone hanno suggerito che i regolamenti devono essere modificati per rendere questo obbligatorio", concludendo che in un paio di casi ciò è servito, ma in molti altri no. Da qui il mancato obbligo dei defibrillatori a bordo, vista la casistica insufficiente.

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