BERGAMO - Nuovo importante riconoscimento attribuito a SACBO, società di gestione dell’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio, in relazione all’impiego delle risorse energetiche e al relativo abbattimento di consumi ed emissioni nell’aria nell’ambito delle attività di funzionamento dello scalo. Le iniziative intraprese nel corso degli ultimi anni da SACBO in materia di risparmio e gestione dell’energia hanno messo in condizione la Società di poter ottenere l'accreditamento "Airport Carbon Accreditation" (ACA) di ACI Europe (Consiglio Internazionale degli Aeroporti Europei, che rappresenta oltre 450 scali in 45 Paesi d’Europa).Questo riconoscimento europeo attesta l'attenzione dell’aeroporto all'inquinamento atmosferico (CO2 prodotta) attraverso la dimostrazione di una corretta gestione dell'uso delle proprie risorse energetiche. L'accreditamento del primo livello di certificazione Airport Carbon Accreditation, che si aggiunge alla serie di certificazioni di alto profilo comprendenti il Sistema di Gestione Ambientale ISO 14000, è un importante segnale di attenzione alle problematiche ambientali legate all'inquinamento atmosferico, riscaldamento globale e gas ad effetto serra.
Direttamente ispirata alla stessa ISO 14000, l'Airport Carbon Accreditation è dedicata e riguarda esclusivamente le infrastrutture aeroportuali e si riferisca alle attività di competenza della Società di Gestione. L'accreditamento rilasciato da ACI Europe consente all’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio di fregiarsi dello specifico brand con cui si identificano gli scali che ne sono in possesso. “Si tratta di un riconoscimento che premia e qualifica l’attività svolta nella gestione delle risorse energetiche, la cui ottimizzazione in termini di contenimento dei consumi rappresenta un processo legato all’efficienza dell’operatività del gestore aeroportuale nel suo complesso – afferma Miro Radici, presidente di SACBO. “L’accreditamento equipara l’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio ai grandi scali europei e a livello nazionale lo affianca in questa materia a quelli di Milano, Roma, Venezia, Napoli, Bologna – sottolinea Andrea Mentasti, direttore generale di SACBO – Questo passaggio consente di elaborare la cosiddetta Carbon Footprint, che traduce le risorse utilizzate dal gestore aeroportuale in CO2 equivalente prodotta. Un tassello fondamentale per poter individuare azioni successive finalizzate a ottenere ulteriori riduzioni e conseguenti risparmi”.
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