B737-800 di Ryanair |
DUBLINO - Ancora problemi in casa Ryanair. Dopo le polemiche sulla sicurezza e il Gloss-gate (prontamente licenziato), l'UK Competition Commission (UKCC) ha pubblicato il rapporto finale in cui accusa Ryanair, azionista di maggioranza di AerLingus con il 29,8% delle azioni, di non rispettare gli accordi di libero mercato, in quanto è allo stesso tempo azionista e concorrente. L'accusa è “had led or may be expected to lead to a substantial lessening of competition between the airlines on routes between Great Britain and Ireland”, cioè "diminuzione sostanziale della concorrenza tra le compagnie aeree
sulle rotte tra Gran Bretagna e Irlanda" nei sette anni di partnership. La richiesta dell'UKCC è che Ryanair riduca le sue azioni dal 29,8% al 5%.
Secca la risposta di Robin Kiely, che ha annunciato l’intenzione di ricorrere in appello: "Mentre Ryanair è una delle più grandi compagnie aeree del Regno Unito, Aer Lingus ha una piccola presenza nel Regno Unito, operante solo 6 itinerari per la Repubblica d'Irlanda; una mole di traffico che è diminuita negli ultimi 3 anni e ora rappresenta meno dell'1% di tutto il traffico aereo nel Regno".
Nel rapporto si legge: "In linea con la recente decisione della Commissione europea che vieta a Ryanair l'acquisizione di Aer Lingus, riconosciamo che Ryanair e Aer Lingus competono intensamente sui collegamenti tra Gran Bretagna e Irlanda [...], e che la concorrenza tra di loro è almeno tanto intensa ora come lo era quando Ryanair acquisito la sua partecipazione in Aer Lingus nel 2006. Tuttavia, consideriamo che c'è una tensione tra la posizione di Ryanair, come concorrente e come maggiore azionista di Aer Lingus, e che Ryanair ha un incentivo a indebolire l'efficacia del suo rivale come un concorrente".