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venerdì 4 marzo 2016

Pisa, le rotte abbandonate da Alitalia saranno sostituite da altri vettori

L'ingresso del Galileo Galilei
PISA – A seguito della decisione da parte di Alitalia di rivedere la propria operatività sullo scalo di Pisa, Toscana Aeroporti conferma che a partire dalla fine del mese di marzo le destinazioni attualmente servite da Alitalia saranno operate da nuovi vettori, senza soluzione di continuità. La potenzialità del mercato e la capacità attrattiva del sistema aeroportuale toscano hanno infatti consentito di mantenere la continuità operativa senza determinare alcuna interruzione
di servizio sulle destinazioni attualmente operate dallo scalo pisano.

- Il collegamento Pisa-Catania sarà effettuato da Ryanair a partire dal 1° aprile operando 1 volo giornaliero;

- Il collegamento Pisa-Tirana, già operato attualmente anche da BluPanorama con 3 frequenze settimanali, sarà incrementato dallo stesso vettore a partire dal 28 marzo con 4 frequenze settimanali aggiuntive offrendo quindi un volo giornaliero;

- Il collegamento Pisa-Praga sarà operato a partire dal 3 maggio dalla Czech Airlines;

- Il collegamento Pisa-Berlino, già attualmente operato da easyJet con 3 frequenze settimanali, sarà effettuato con altrettante frequenze settimanali anche Ryanair a partire dal 1 Aprile

Per quanto riguarda il collegamento Pisa-Mosca, operato da Alitalia nel 2015 con 3 frequenze settimanali da giugno a metà settembre, restano in corso le trattative con il vettore. I voli su Roma (4 voli giornalieri) e Olbia (4 frequenze settimanali nel periodo luglio-settembre) continueranno a essere regolarmente operati da Alitalia.

“Ci siamo prontamente attivati al fine di offrire ai nostri passeggeri il medesimo livello di offerta senza alcuna interruzione di servizio e la tempestiva e positiva risposta da parte dei vettori testimonia l’appeal del nostro territorio”, ha affermato l’Amministratore Delegato di Toscana Aeroporti Gina Giani. “Sinceramente – continua la Giani – appare del tutto infondata la preoccupazione palesata dal presidente della Confcommercio di Pisa, il quale paventa addirittura uno “smantellamento dell’aeroporto di Pisa” e una perdita di controllo da parte del management pisano, cosa prontamente smentita dai fatti. E’ un peccato che alcuni settori del tessuto economico pisano non si vogliano rendere conto della portata dell’operazione che è stata fatta con la fusione tra Pisa e Firenze e di quanti benefici questa operazione stia portando e porterà. Credo sia finito il tempo delle strumentalizzazioni politiche e delle guerre di campanile”.

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