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giovedì 13 febbraio 2014

easyJet condannata dalla Corte d'Appello di Parigi per il mancato imbarco di una disabile

Un Airbus easyJet
PARIGI - La Corte d'Appello di Parigi ha ratificato una multa di 50000 euro ai danni della low cost britannica easyJet per aver rifiutato l'imbarco a una passeggera diversamente abile. Lo apprendiamo dall'Echo Touristique, il quale spiega che l'importo dell'ammenda è risultato superiore a quanto chiesto in prima istanza. Ci siamo già occupati della questione (puoi leggere qui): in breve ricordiamo che, nel 2010, una passeggera costretta sulla sedia a rotelle, una volta
a bordo di un velivolo easyJet, si è vista rifiutare l'imbarco perchè non affiancata da un accompagnatore e perchè non avrebbe potuto autonomamente raggiungere l'uscita di sicurezza. Nonostante un altro passeggero (pilota d'aereo) si fosse offerto volontariamente di fungere da accompagnatore, il Comandante - di concerto con il management easyJet - ha stabilito che il nome dell'accompagnatore avrebbe dovuto essere stato indicato al momento della prenotazione (nonostante il giorno prima la donna avesse completato il volo inverso senza problemi). "Le jugement de première instance est confirmé: c'est une discrimination", ha commentato Bruno Gaurier in rappresentanza dell'APF, Association des paralysés de France, presso cui la donna, Marie-Patricia Hoarau, si è rivolta. Philippe Van Der Meulen, legale della Compagnia, ha dichiarato che "questa decisione è dettata da considerazioni emotive e non volta a garantire la sicurezza dei voli e in particolare alla sicurezza delle persone a mobilità ridotta. easyJet trasporta ogni giorno circa 1000 passeggeri a mobilità ridotta, dei quali solo l'1% senza accompagnatore".



Anche altre volte easyJet è incorsa in questioni legate al mancato imbarco di alcuni passeggeri: 




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